Lecce: Dorgu, Venuti e Blin molto più che alternative

La buona prova di Torino ha dimostrato che la rosa giallorossa è cresciuta di competitività anche nelle alternative ai titolari.

La sconfitta contro la Juventus, oltre che gli strascichi polemici legati alla prova arbitrale, ha lasciato buone indicazioni sullo stato di salute delle alternative all’interno della rosa di D’Aversa.

Contrariamente a quanto annunciato nella conferenza stampa della vigilia, infatti, il tecnico ex Parma a Torino ha dato spazio a chi ha giocato meno per dare minuti importanti a tutti e migliorare la condizione complessiva. Tolto l’attacco, con il tridente titolare composto da Strefezza, Krstovic e Almquist, difesa e centrocampo hanno visto la titolarità di elementi che finora raramente avevamo visto dal primo minuto.

Al di là di Dorgu, in ballottaggio con Gallo da inizio stagione e ormai ampiamente in grado di fornire garanzie sulla sua continuità di impiego, la sorpresa contro i bianconeri è stato il debutto da titolare di Venuti. L’ex viola, tornato in giallorosso in estate dopo la promozione in A del 2019, sta pian piano entrando in condizione dopo qualche acciacco di troppo che ne ha rallentato la preparazione. Autore di una prova sufficiente, “Lollo” ha dimostrato di essere pronto a far rifiatare ogni tanto Gendrey, che nella scorsa stagione aveva patito l’assenza di una vera alternativa. La partenza sprint del terzino francese (già 2 assist all’attivo), tuttavia, difficilmente aprirà nel breve termine la strada della titolarità a Venuti che rimane, comunque, un ragazzo fondamentale nell’equilibrio dello spogliatoio per carisma ed esperienza.

Ottima anche la prova di Dorgu, che nonostante la pressione del debutto in uno stadio così importante non si è lasciato intimidire ed ha fornito una prestazione assolutamente positiva e propositiva, attento in difesa e creativo anche nelle sortite offensive. Il duello con Gallo sarà uno dei temi di questa stagione, ma anche uno stimolo ad entrambi per alzare la competitività interna e mettere in difficoltà il mister ad ogni partita.

Patric Dorgu, ph. Salento News

Meno positivo, ma comunque sufficiente, è stato il tanto atteso ritorno di Blin da titolare a centrocampo. Il francese è apparso meno dinamico del solito ma comunque attento e preciso nei passaggi, segno di quanto abbia bisogno di ritrovare il ritmo partita attraverso una buona continuità di impiego. Considerato un jolly in grado di scalare anche tra i centrali di difesa, Alexis rappresenterà anche in questo campionato un elemento cardine della rosa giallorossa, in grado di restituire equilibrio ed intensità dalla metà campo in giù.

Tre elementi, ma solo tre esempi di quanto la rosa del Lecce di quest’anno offra alternative in grado di mettere in difficoltà i titolari e di alzare, di conseguenza, il tasso di competitività complessivo della squadra. Un panchina che rappresenterà un fattore fondamentale in una corsa salvezza che, mai come quest’anno, sembra essere competitiva e aperta a tante formazioni.

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