Dopo le sbandate delle ultime uscite, il Lecce inizia la preparazione ad una sfida proibitiva sulla carta, ma snodo fondamentale per una stagione che deve riprendere la strada giusta.
La sesta sconfitta consecutiva in trasferta, la quinta partita consecutiva con almeno due gol sul groppone, 6 gol subiti in 2 partite e 0 gol fatti dopo il ribaltone con successo contro la Fiorentina.
Numeri impietosi, lapidari, che condannano un avvio di 2024 devastante per il Lecce, scosso da un mercato fin troppo pallido e da prestazioni in campo buone solo per i complimenti a fine gara di chi si è aggiudicato i 3 punti.
Un calo drastico, non tanto nel gioco quanto nella cattiveria, nella fame e nella voglia che ad inizio campionato avevano fatto la differenza mostrando a tutti le potenzialità di una squadra che, se in giornata, è ancora benissimo in grado di giocare, vincere e far divertire.
Le cause del crollo
Intoppi fisici, Coppa D’Africa, episodi avversi, si. Ma anche tanta, tanta superficialità, poca incisività in attacco, scarsa capacità di affondare il colpo negli scontri diretti o di capitalizzare al meglio occasioni che spesso avrebbero scritto storie completamente diverse anche in partite difficili.
C’è poi un crisi d’identità profonda negli uomini chiave, che in un gruppo che ha visto partire 2 capitani in 6 mesi ( + un leader come Umtiti) certamente pesa, con elementi come Falcone, Pongracic e Oudin che, nelle ultime uscite, piuttosto che trascinare i compagni sono apparsi sintomo di un malessere generale.
La crisi dell’attacco parla da sé, con Krstovic troppo spesso indicato come capro espiatorio, in un reparto che, con Piccoli a quota 3, vede Almquist e Banda fermi ad appena 2 gol a testa in campionato nonostante la frequente titolarità.
Le prospettive
La sfida all’Inter è certamente proibitiva, un testacoda che, se non nella classifica, è rappresentato negli umori opposti di due squadre certamente agli antipodi di questo campionato. La capolista è ingiocabile per tutti, forte com’è di una rosa profonda, di una guida tecnica sapiente e di giocatori in grado di decidere il match in ogni momento.
Il Lecce ha dalla sua il gran cuore che questa squadra ha dimostrato nei momenti difficili di questa stagione, ed un Via Del Mare cuore pulsante di una passione che deve necessariamente rappresentare il carburante giusto per ripartire nella corsa alla salvezza.
Certo, non è quella ai nerazzurri la sfida chiave per le sorti giallorosse, ma rappresenta un viatico importante che lancerà i giallorossi verso un lungo periodo di partite chiave e di importanti scontri diretti, con il trittico Frosinone-Verona-Salernitana che scriverà sicuramente uno snodo cruciale della stagione.
E allora forza, via verso questo testacoda dal sapore di impossibile ma che, proprio per questo, rappresenta il momento giusto per ripartire e tornare ad accendere la scintilla del sogno giallorosso.