LECCE – Giornata importante in casa Lecce: si è tenuta stamattina la conferenza stampa di presentazione di Marco Giampaolo, nuovo allenatore del club salentino, succeduto a Gotti. Durante l’incontro sono intervenuti il presidente Sticchi Damiani, il direttore dell’area tecnica Corvino e il direttore sportivo Trinchera, pronti a sostenere il nuovo tecnico in questo percorso. Giampaolo, reduce da un’assenza di due anni dai campi, ha parlato a lungo delle sue impressioni, delle aspettative e delle sfide che lo attendono in questa nuova avventura.
“Ho grande entusiasmo, ma devo conoscere il gruppo”
Alla domanda su come si senta a tornare ad allenare, Giampaolo ha espresso soddisfazione ed entusiasmo, pur consapevole delle sfide. Ha confessato di aver osservato il Lecce solo in televisione fino a oggi, e che per conoscere a fondo i giocatori dovrà lavorare sul campo. Con un approccio paziente e riflessivo, ha sottolineato: “I calciatori, prima di giudicarli, bisogna allenarli”. L’entusiasmo è palpabile, come anche la voglia di entrare in sintonia con la squadra e di capire le caratteristiche di ciascun giocatore.
Rebic e il modulo di gioco
Giampaolo ha poi parlato di Ante Rebic, un giocatore che ha già allenato in passato, ricordando il suo spirito determinato. Tuttavia, è apparso cauto nello sbilanciarsi su un ruolo definito per lui: “Tutti devono essere una risorsa per la squadra”, ha spiegato, evidenziando l’importanza di avere una visione d’insieme e di sfruttare ogni elemento a disposizione. Ha chiarito che il modulo del Lecce rimarrà quello impostato dalla società, con una difesa a quattro, tre centrocampisti e due ali, ma ha aperto a eventuali variazioni tattiche se necessarie.
Come è cambiato il calcio e il suo approccio tattico
Giampaolo ha riflettuto anche sulle trasformazioni del calcio negli ultimi anni. “Prima si cercava di presidiare gli spazi, oggi si gioca uomo su uomo” ha spiegato, evidenziando la flessibilità tattica richiesta dal gioco moderno, che non si riduce più a schemi statici. Il nuovo tecnico si è dimostrato pronto ad adattarsi a queste nuove dinamiche, ritenendo fondamentale rimanere aggiornati per affrontare le sfide del campionato.
L’importanza del tifo e la resilienza per la salvezza
Una domanda particolarmente sentita ha riguardato il ruolo dei tifosi. Giampaolo ha definito il supporto del pubblico determinante, riconoscendo che un tifo incondizionato può dare grande forza ai giocatori, anche nei momenti difficili. Parlando delle sfide legate alla salvezza, ha sottolineato come i “dettagli, nel lavoro e nei comportamenti”, siano essenziali per ottenere risultati. Un messaggio chiaro, che richiama il valore della resilienza e della coesione per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza.
Perché ha scelto Lecce
Giampaolo ha spiegato che, pur avendo ricevuto proposte dall’estero, è stato convinto dal progetto del Lecce, dal fascino della città e dalla possibilità di lavorare con una squadra adatta alla sua visione tecnica. In particolare, ha ritenuto che Lecce sia una “grande opportunità”, esprimendo la speranza di poter contribuire positivamente sia alla squadra che alla comunità sportiva salentina.
Tratti distintivi del Lecce di Giampaolo
In conclusione, l’allenatore ha chiarito il suo approccio: “Voglio giocare a calcio”, ha dichiarato, ponendo l’accento sulla qualità tecnica e sulla costruzione di gioco come punti cardine. Desideroso di costruire una squadra capace di avere il possesso palla, ha evidenziato l’importanza di una struttura tattica ben definita e della fluidità negli spazi.
La sfida inizia
Dopo questa introduzione, Giampaolo è atteso ora alla prova del campo. Con sette giocatori nazionali al momento assenti, potrà lavorare solo con una parte della rosa, ma ha già iniziato a gettare le basi per quello che sarà il suo Lecce. L’entusiasmo e la determinazione del nuovo tecnico sono chiari, così come il suo desiderio di adattarsi e crescere insieme alla squadra. Ora non resta che vedere come si evolverà questa nuova avventura.
