Lecce, il futuro è adesso. Sticchi Damiani: “Ora facciamo la storia”

LECCEC’è lui in conferenza stampa, al termine del match casalingo contro l’Atalanta, l’ultimo della stagione al Via del Mare, il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani. Tante le tematiche affrontate dal numero uno della dirigenza, a partire dal nuovo centro sportivo, poi la sostenibilità del club, la seconda salvezza consecutiva ottenuta.

SULLA STAGIONE: “Questo è un campionato che resterà nella storia di questo club. Il mio obiettivo è ringraziare tutti i protagonisti di un’impresa incredibile. Quest’anno il Lecce ha dato messaggi importanti: si può fare un calcio sostenibile, pieno di giovani e proponendo calciatori delle volte anche in modo prematuro. L’anno prossimo avremo un’occasione unica, provando a raggiungere la terza salvezza in Serie A che non è mai accaduto. Nello stesso anno realizzeremo un profondo restyling dello stadio e avvieremo le manovre per il centro sportivo. È stata una stagione con fisiologiche montagne russe, una stagione che ci ha stremato sul piano fisico, siamo arrivati tutti al capolinea. Anche quest’anno ci davano tutti per retrocessi, ci salviamo con tre giornate d’anticipo. Abbiamo proposto tantissimi giovani nati dopo il 2000“.

SUL RESTYLING DEL VIA DEL MARE: “Il Via del Mare avrà un restyling profondissimo. All’inizio della prossima stagione inizieranno i lavori per il primo centro sportivo di proprietà del Lecce. Risultato sportivo e strutturale: sono privilegi. Vivremo una stagione indimenticabile, il centro sportivo sarà un investimento di circa 10 milioni dal club”.

SUL CALCIOMERCATO: “Cercheremo di trattenere chi ha senso trattenere perché funzionale al progetto. Per funzionale intendo chi ha intenzione di restare. Chi ritiene di aver chiuso il ciclo… può non essere una buona idea trattenere. Vogliamo giocatori coinvolti al 100%. Lo scorso anno la cessione di Hjulmand fu nelle cose, non c’era motivo di trattenerlo. Idem Strefezza: giocava poco per scelte non certo del presidente, è arrivata un’opportunità economica per un giocatore in scadenza nel 2025 e sarebbe stato da pazzi non venderlo”. 

SU GOTTI: “I 60 giorni con Gotti sono stati bellissimi, siamo stati tutti bene. I suoi meriti sono tecnici, tattici, mentali. Una chiacchierata sul piano delle programmazione è fisiologica, ma ho ragioni di ritenere che la visione puramente tecnica sia coincidente. Questo mi lascia pensare che l’appuntamento con la storia ce lo giocheremo con Gotti“.

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