Il ricordo di Ciccio Cosenza, lo riportiamo per esteso perché è da brividi:
“E’ l’una di notte .Sono passate forse 36 ore dalla notizia e sono in una camera d’albergo a Lecce, a casa tua, solo a piangere come un bambino, nemmeno alla scomparsa di mio padre avevo versato tante lacrime perché li dovevo essere forte per mio fratello e per mia madre ma per te non riesco cazzo Big Jim come ti chiamavo io. Non riesco perché quello che ti e’ successo mi fa pensare che veramente allora non siamo eterni, forti ed indistruttibili come piaceva dire a noi. “Suntu de Ferru Cicciu”. Tu che non conoscevi il giubbotto e che ogni volta che ti volevo fare rosicare provavo a stringerti con le mie mani il bicipite e nonostante la tua stazza ti lamentavi che ti rimanevano i segni. Le risate quando sfottevamo lu Congedo. Tu eri già entrato in campo, soccorso uno di noi, fatta la fasciatura e lui ancora doveva alzarsi dalla panchina li morti soi. E noi a ridere come i pazzi dopo la partita con Giovanni e Claudio: “Ma lu Congedo supa la rota de li criceti” 😂😂😂😂. Ma sull’aereo quando mentre dormivi ti ho legato la scarpa al sedile😂😂😂Li morti meiiii, a momenti lo stacchi Big Jim. Niente non riesco Graziano mio, vado avanti, cammino e saluto le persone ma tu l’hai combinata proprio grossa Amico mio. Col Foggia dopo la sconfitta all’andata , mi ero raccomandato con te: Le ultime parole famose ”GRAZIA’ mi raccomando non fare casini con Sarno che e’ un mio amico e ha chiesto già scusa” Testuali parole: “Ciccio stai tranquillo!” E tu che hai fatto? Quatto quatto ,con i tuoi 110 kg gli hai dato un calcio nel culo ed ha fatto 7 gradini al volo 😂😂😂. Casino incredibile ma la cosa bella e che fa pensare, dopo anni avevamo risolto e ci eravamo chiariti anche con De Zerbi che da quel momento ti adorava e si era lasciato andare questo commento: “Con gente come te andrei in guerra Graziano, perché tu proteggi i tuoi colori e qualcuno aveva mancato di rispetto a quei colori che hai difeso in qualsiasi modo”. Eri il mio compagno di merenda, io la tua valvola di sfogo e tu la mia brutto Vikingo che non sei altro. Un Padre che per mantenere la famiglia iniziava a fare terapie e massaggi dal mattino alle 6:30 fino a notte. Si perché all’Azzurra e ai tuoi figli non doveva mancare nulla dicevi. Proteggili».

«Ooo Grazia’ non ti incazzare con la lega e non fare casinò se vogliono recuperare la partita subito, che cazzo ne sanno loro di che ruolo hanno quelli come te, quelli che danno disponibilità assoluta del proprio tempo per il lavoro, di quante volte i tuoi figli e tua moglie ti aspettavano a casa e tu facevi tardi perché dovevi recuperare un infortunio di un calciatore per il tuo Lecce, di tutte quelle ore passate nella saletta con i Mr e i Dottori per capire che problema ha un ragazzo che magari non sta rendendo, o di tutti quei km fatti col furgone carico dopo una sconfitta. Grazia’ non ti incazzare perché quella gente lì, con la giacca e la cravatta che pensa di comandare su di noi, non avrà mai la dignità che abbiamo e che hai tu, quindi Big Jim lassa stari. Lu lecce è oltre la categoria, lu Lecce è Giallo ed e Rosso come il colore dell’amore che un’intera Città’, un intero popolo Sportivo ti sta donando. Sei diventato il fratello, il papà, il figlio ed il marito di tutti. Cazzo ne sanno quelli li Graziano mio».”