Lecce, la Biblioteca ‘OgniBene’ ospita la presentazione dei risultati del Progetto SMASC

Mercoledì 31 gennaio alle ore 17.30 la Biblioteca OgniBene di Lecce ospiterà la presentazione dei risultati del Progetto SMASC (Sostegno ai Malati di SLA e ai Caregiver)

Mercoledì 31 gennaio, ore 17.30 – LECCE Biblioteca OgniBene “OLTRE I SOLITI PASSI”

Presentazione dei risultati di SMASC “Sostegno ai Malati di SLA e ai Caregiver”

il progetto di IO POSSO che nell’ultimo anno e mezzo ha fornito gratuitamente supporto psicologico, percorsi di arteterapia e un gruppo di supporto ai caregiver di sedici famiglie salentine colpite dalla SLA.

Il Progetto SMASC ha preso il via nel settembre 2022 e si è concluso nel gennaio 2024, sviluppando tre azioni distinte: 1) laboratori di arteterapia per minori conviventi in famiglie colpite dalla SLA 2) supporto ai caregiver attraverso un gruppo di auto-mutuo aiuto 3) supporto psicologico domiciliare, agli stessi malati o familiari. 

I servizi di SMASC sono stati gestiti da un gruppo di psicoterapeute specializzate formate per l’assistenza a malati di SLA e sono stati effettivamente rivolti a 22 persone provenienti da 16 nuclei familiari (15 di essi colpiti dalla SLA, l’altro da malattia con decorso affine), tutte partecipanti tramite adesione ad apposito bando. Si è verificato il caso di famiglie che hanno usufruito di più servizi. La fruizione di queste prestazioni in forma parallela è stata un’occasione per aumentare l’efficacia dell’intervento.

Il progetto SMASC è in qualche modo l’evoluzione del progetto RESILIENZA A DOMICILIO. Con quest’ultimo, infatti, nel 2021 IO POSSO ha selezionato e formato un team di psicologhe poi destinato ad azioni di sostegno domiciliare per i malati o per i loro caregiver. Quella prima sperimentazione ha permesso di comprendere meglio i bisogni e affinare il processo. È così che è nato il Progetto SMASC. Rispetto all’esperienza precedente, il focus sull’utenza e sul tipo di intervento è rimasto invariato:

1. Sostegno psicologico per le famiglie colpite dalla SLA: perché la gravità della malattia e il suo decorso generano un impatto fortissimo tanto su chi ne è colpito quanto su tutto il nucleo familiare con flusso emotivo per il malato e i suoi parenti (specie se caregiver) devastante;

2. A domicilio: perché i ritmi e le condizioni di vita di chi è colpito dalla SLA non sono compatibili con i tempi e i luoghi dei comuni interventi clinici;

3. Con professionisti adeguatamente scelti e formati: perché solo chi conosce le dinamiche della SLA sul piano comunicativo, psicologico e relazionale può essere in grado di dare un sostegno adeguato, soprattutto nel contesto domiciliare.

4. Gratuito per tutti gli utenti: perché le famiglie colpite da questo tipo di malattie vivono un forte aumento delle spese di assistenza e/o una riduzione del reddito dovuta al fatto che si è spesso costretto a scegliere tra il proprio lavoro e un’assistenza adeguata al familiare malato, stanti le carenze del Servizio Sanitario Nazionale e di quelli locali.

Il Progetto SMASC ha voluto migliorare l’efficacia della misura rispetto alla prima sperimentazione, facendo tesoro dei feedback degli utenti e concretizzando alcuni output di “Resilienza a domicilio”. Così, si è voluto:

1. Dedicare ancora maggiori risorse economiche al supporto psicologico, permettendo percorsi di affiancamento più lunghi ed efficaci;

2. Rivolgere maggiore attenzione alla figura dei caregiver con una azione di progetto specifica, realizzando degli incontri di auto-mutuo aiuto in gruppo;

3. Rivolgere maggiore attenzione alle famiglie con bambini, proponendo dei laboratori di arteterapia specifici per quella fascia di età.

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