L’innesto di Ceccaroni e Simone Romagnoli aprono ad alternative tattiche finora inesplorate dalla squadra di Baroni.
La difesa del Lecce in questo campionato ( salvo che per le ultime due uscite) ha rappresentato senz’altro un punto di forza della squadra. La linea composta da Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo ha fornito finora ampie garanzie, tenendo spesso anche contro attacchi importanti come quelli delle big. Contro Napoli, Juventus, Milan e Inter, infatti, il Lecce ha incassato “solo” 6 gol, riuscendo a portare a casa però solo 2 punti.
Gli arrivi di Ceccaroni e Simone Romagnoli, tuttavia, aprono ad alternative tattiche importanti, spesso anche decisive, in partite difficili come quelle degli ultimi tempi, contro squadre che si chiudono e puntano solo a ripartire, chiudendo di fatto quegli spazi che al Lecce servono per sviluppare la sua manovra in profondità.
Sia l’ex Venezia che l’ex Empoli, infatti, in carriera si sono ben disimpegnati anche nella difesa a 3, assetto dinamico che a Lecce raramente abbiamo visto ma che potrebbe rappresentare una svolta chiave in determinati momenti della partita. Affiancando gli intoccabili Umtiti e Baschirotto, il terzetto rimarrebbe di tutto rispetto, anche in serie A, consentendo magari a Gendrey e Gallo di alzarsi un po’ più avanti e migliorare la capacità di sviluppare il gioco sulle fasce.
Al momento è solo un’ipotesi, ma non è da escludere che Baroni e i suoi possano pensarci per sfruttare le alternative che il mercato ha offerto e proporre una svolta tattica necessaria quando i match si fanno più complicati.