Un Lecce nuovo nella partita più importante dell’anno, ma l’obiettivo è troppo importante per lasciarsi andare agli alibi: chiunque scenderà in campo sarà all’altezza degli assenti.
L’infortunio di Hjulmand (qui i dettagli) e la squalifica di Banda spingono Baroni a costruire un Lecce tutto nuovo per la sfida salvezza contro lo Spezia. Il Capitano aveva saltato finora solo 2 match in campionato, per squalifica: conto la Fiorentina a ottobre in casa (1-1) e proprio l’andata contro lo Spezia (0-0)
L’ultima volta di un Lecce così in emergenza fu a Bergamo, ed arrivò una delle vittorie più belle di questo campionato frutto di una squadra che dovette rinunciare dall’inizio a Pongracic, Umtiti, Gonzalez e Strefezza.
Le forze fresche a centrocampo non mancano: il Gonzalez dell’ultimo periodo garantisce un buon apporto in termini di dinamismo ed inserimenti in attacco, Maleh è pronto a ricoprire il ruolo di terzo con intensità e qualità al posto di Blin dirottato in regia. I problemi, semmai, sono davanti, con la coperta accorciata dalla squalifica di Banda: con Oudin titolare in mezzo al campo restano solo Strefezza e Di Francesco come esterni di ruolo. Helgason esterno è più una suggestione che una possibilità, ma difficilmente Baroni rinuncerà al 4-3-3 nonostante le poche alternative.
A tre partite dalla fine non ci sono alibi: chiunque sarà chiamato a scendere in campo dovrà dare il massimo per un obiettivo che la squadra merita di raggiungere. La squadra ha lavorato bene, la società ha difeso il gruppo e caricato l’ambiente: il Via del Mare sarà un bolgia pronta a caricare i ragazzi. Tutti con un unico obiettivo: vincere!