Dopo il successo della prima parte del tour teatrale “Felicissimo me”, Pio e Amedeo sono ripartiti con il fortunato spettacolo in giro per l’Italia e che stasera, 21 marzo alle 21 approderà a Gallipoli al Teatro Italia.
«Il teatro per noi è sempre un’emozione indescrivibile – dicono i due comici di origini pugliesi – la tv ci diverte sempre tanto ma il contatto con la gente per chi fa il nostro lavoro è sicuramente impareggiabile. Questo è un tour che abbiamo atteso molto perché, prima causa covid e poi causa altri impegni, è stato rimandato per due anni. Per cui siamo ancora più felici di essere finalmente partiti e di esserci davanti a un pubblico che ci ha accolti a braccia aperte».
Attraverso “Felicissimo me”, Pio e Amedeo puntano a rivitalizzare il genere del varietà teatrale, offrendo una commistione di comicità e approfondimenti sui temi caldi del momento. La loro inconfondibile ironia mordace e la mancanza di inibizioni nel trattare qualsiasi argomento si fondono per creare un’esperienza unica sul palco. Riguardo a ciò che presenteranno, hanno dichiarato: «Il politicamente corretto per chi fa il nostro lavoro è sicuramente un limite. Pensiamo che lo scherzo possa servire anche per esorcizzare i temi più pesanti della vita di tutti i giorni, sta tutto nel farlo sempre con rispetto e crediamo che la gente, il pubblico, lo capisca».

Il duo pugliese, arrivato al successo anche grazie alla tv, ha nel corso degli anni instaurato un rapporto di fiducia con il pubblico: «Per noi è una risorsa dello spettacolo, interagire con gli spettatori li fa sentire parte dello show, integrati nella nostra comicità. Anche per variare, per confrontarsi e per capire cosa piace e cosa si aspetta lo spettatore da noi. Soprattutto nella prima parte cerchiamo anche di scendere dal palco come esperimento sociale ed è sempre un divertimento spontaneo che piace a tutti».
«Pensiamo che la nostra forza – chiosano – sia la dinamica comica che abbiamo fra di noi ma anche quello di aver trovato una chiave di comicità che ha il suo riscontro con la gente. Siamo convinti che la gente apprezzi ancora un modo di fare ridere che affonda le radici in una tradizione comica dal sapore casereccio e popolare».