Una serata piena di emozioni, non tutte positive, ma comunque tipiche, quanto mai, del Festival più amato d’Italia.
I TOP
GORGEOUS GIORGIA
A 30 anni da E poi, Giorgia si dimostra una signora della musica italiana che, sotto al cilindro, nasconde gocce di memoria di una nazione intera, intrisa com’è della sua musica e della sua arte vera, pura, di petto, profonda.
Ironica, schietta, intelligente e sempre empatica, Giorgia è la vera top player della serata, tanto che mette a rischio flop tutte e 15 le esibizioni “di contorno” alla sua.
Ma quale Jonh Travolta, Gorgeous Giorgia
AMARE FUORI
Sul palco per il secondo Sanremo consecutivo per “spingere” la quarta serie della stagione, il cast di Mare Fuori centra il focus di un tema sempre troppo chiacchierato e poco praticato, quello della sensibilità e del rispetto nelle righe di una relazione.
Grazie a Matteo Bussola scrivono il nuovo glossario dell’amore, antitesi esatta di tutto ciò che è tossico e patologico nella vita come nella serie, con parole semplici quanto significative: accettazione, ascolto, accoglienza.
Perché amare nella serie è una cosa, A mare Fuori è tutt’altra
CHE DIO CI ALLEVI
Nella fuga frenetica di battute, presentatori, cantanti ed esibizioni, il Maestro Allevi ferma la frenesia di Sanremo emanando la dignità e la profondità che solo un periodo difficile può portarti ad avere.
Insegna la relatività del tempo, dei numeri e dei giudizi, di quanto sia liberatorio semplicemente essere sé stessi, ma anche, e soprattutto, il senso vero di una corsa infinita verso cose e risultati che non hanno valore per nessuno, se prima non lo hanno per noi stessi.
In questo tempo di fughe e frenesia, che Dio ci Allevi!
I FLOP
GONZALO TRAVOLTA HIGUAIN
Chiusa la carriera ai Los Angeles Galaxy, Gonzalo El Pipita Higuain torna nel paese che più l’ha amato, quello in cui ha scritto film indelebili nella storia dei tifosi e non solo.
O forse no, è solo un divo di Hollywood annunciato come superstar ma finito, tra l’imbarazzo e il cringe generale, a ballare la Duck Dance tra Fiorello ed Amadeus, con tanto di cappellino col becco. Chi me l’ha fatto fare, avrà pensato. Poi si è ricordato della fame del suo agente, e ha iniziato a sgambettare anche lui.
Me lo ricordavo diverso, più incisivo, Gonzalo Travolta Higuain.
VOLEMOSE BENE
La novità di Amadeus, far presentare i cantanti in gara dai colleghi che non cantavano ieri, prometteva tanto.
Prometteva, soprattutto, quel pizzico di sarcasmo, ironia, sfottò sano ed ironico che chi compete per lo stesso obiettivo può e deve avere, semplicemente perché alla fine ne vince solo uno, ed è meglio se quello sei tu.
E invece niente, carezze, abbracci, complimenti e sorrisoni, in una serata che scorre liscia (forse troppo) per un paese abituato negli ultimi anni a colpi di scena di bughiana memoria.
Volemose bene, ma anche meno.
TELI E QUALI – SANREMO CROSSOVER
Ok, giustamente la Rai utilizza Sanremo per sponsorizzare i suoi prodotti migliori, sia quelli in onda che quelli in uscita.
Ora però, costringere il povero Leo Gassman a un super mega crossover tra Sanremo, Tali e Quali e la fiction su Califano in uscita è apparso un po’ troppo, con il ragazzo che sarà pure figlio di suo padre, ma mica può impersonare 3 programmi in un’esibizione.
Ne esce un tributo triste, che sa tanto di parodia, per un artista esso stesso parodia di un sistema che, in fondo, dimostra di non essere tanto cambiato.
E allora, forse, va bene così. Tali e Quali- Sanremo Crossover.