Spiacevole episodio, brutta pagina di storia del calcio, quella avvenuta ieri al Via del Mare di Lecce nel corso dell’incontro contro la Lazio. Al 67′ l’arbitro Livio Marinelli ha dovuto anche interrompere la gara per circa due minuti a causa di ululati razzisti che provenivano dal settore ospiti, occupato dai tifosi laziali.
Episodi che hanno poco a che vedere con il calcio, episodi che nel 2023 non dovrebbero più accadere. A difendere il loro beniamino ci hanno pensato 25.000 tifosi salentini, cantando il nome di Umtiti, salutato da una standing ovation dell’intero stadio al suo rientro negli spogliatoi.
Le parole di conforto per lui
“NOI SIAMO CON LUI” – Ai microfoni di Sky, l’attaccante del Lecce Lorenzo Colombo, autore del goal del vantaggio, ha dichiarato: “Gli ululati non li abbiamo sentiti, ma dopo il gesto e l’affetto del pubblico verso Umtiti, posso dire che noi siamo con lui. Umtiti ha un peso nello spogliatoio e in campo: oggi lo abbiamo potuto vedere”.
“UNA VERGOGNA” – Per il tecnico giallorosso, Marco Baroni, è invece “una vergogna, è arrivata l’ora che si metta fine a tutto questo. A volte per colpa di pochi si etichettano tutti, ma questi sono comportamenti vergognosi. Noi siamo orgogliosi di Banda, Umtiti e Ceesay che sono ragazzi d’oro come tutti gli altri”.
“NO AL RAZZISMO” – Il Presidente della FIFA Gianni Infantino, tramite il suo profilo Instagram ufficiale, esprime la sua vicinanza ai due giocatori giallorossi vittime di episodi razzisti: “Solidarietà a Samuel Umtiti e Lameck Banda – grida ad alta voce NO AL RAZZISMO! Che la stragrande maggioranza dei sostenitori, che sono brave persone, si alzi e faccia tacere tutti i razzisti una volta per tutte”.
“BELLO VEDERE I NOSTRI TIFOSI CANTARE IL NOME DI UMTITI” – A fine gara, il difensore francese ha ricevuto anche l’abbraccio del suo presidente, Saverio Sticchi Damiani. “Ho abbracciato Samuel, come faccio con tutti i suoi compagni – racconta Sticchi Damiani -. Dopo ogni sfida, a prescindere dal risultato, ci tengo a salutare i ragazzi e lo staff. Quando l’arbitro ha interrotto il gioco, in attesa che lo speaker sollecitasse la fine dei cori razzisti, Umtiti ha chiesto che la partita riprendesse perché voleva rispondere sul campo agli insulti ricevuti. Ha reagito come un vero campione. È stato bello vedere i nostri tifosi cantare il nome di Umtiti e sovrastare quei brutti ululati. Una risposta civile e intelligente“.
“NON HO SENTITO NULLA” – Di tutt’altro avviso, invece, è il tecnico biancoceleste Sarri, che nega di aver sentito cori razziali da parte dei suoi sostenitori: «I cori razzisti? Non voglio fare il menefreghista – ha detto – ma giuro che dalla panchina non si è sentito niente. Durante la sosta ho chiesto all’arbitro il perché, siccome sentivo i cori dei tifosi del Lecce verso Umtiti. Non voglio che sia associato il razzismo ai tifosi della Lazio, rappresentati dalla maggioranza e non dalla minoranza».