Si confermano le previsioni secondo le quali il turismo nel 2023 ritornerà ai livelli pre-covid e, anzi, li supererà, soprattutto nel Mezzogiorno.
E’ quanto conferma anche il Rapporto annuale sul turismo di SRM presentato il 7 giugno a Napoli in occasione del convegno organizzato da Intesa Sanpaolo “Turismo al Sud: tendenze,impatti e dinamiche” nel corso del quale è stato firmato l’accordo “Progettare turismo sostenibile” tra Intesa Sanpaolo, Federturismo Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Federterme e Federalberghi. Intesa Sanpaolo, per favorire un’accelerazione degli investimenti, ha deciso di innalzare il plafond da 2 a 10 miliardi di nuovi finanziamenti in favore delle imprese del settore, dei quali 3 mld dedicati alle imprese del Sud Italia, nel quadro delle più ampie iniziative del PNRR.
Il rapporto segnala, inoltre, per il 2023 il pieno recupero per l’Italia dei flussi turistici ed una nuova ripartenza soprattutto per il Mezzogiorno (il 101,5%, rispetto ai dati del 2019). Si stima la realizzazione di un Pil turistico di circa 100 miliardi di cui il 25% nel territorio meridionale (24,9 miliardi) dove le stime per il 2023 prevedono quasi 88 milioni di presenze turistiche.
Lo scenario disegnato dalla ricerca di Srm che prevede per il 2023 la possibilità di raggiungere i 436,8 milioni di notti, è condiviso dagli operatori. Lo studio evidenzia anche come per raggiungere nuovi obiettivi le imprese debbano investire in qualità dell’offerta e dei servizi, devono crescere dimensionalmente o fare rete. Investire su obiettivi “ESG e digital” rappresenta il nuovo fattore di competitività. Il 46% delle imprese meridionali (35% in Italia) intende accrescere gli investimenti su tali obiettivi: nel Mezzogiorno oggi pari a 170 milioni.