Intervenuto in sala stampa al Via del Mare, il difensore del Lecce, campione del mondo 2018, Samuel Umtiti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni:
“Quali le emozioni dopo tanto tempo che non giocavi?”
“Molto contento e fiero della prima partita con la Roma, dopo mesi rimasto a prepararmi”.
Il campionato di serie A che impressione le ha fatto?
“È molto diverso rispetto al campionato spagnolo, è molto tattico. Ma questo mi da la possibilità di scoprire un altro approccio al calcio. Il livello del campionato è molto alto e la nostra squadra ha le capacità per poter fare la sua figura in campionato.
Spera in una convocazione della nazionale francese?
“Per me è importante sentirmi dentro la squadra ed aiutarla al massimo. Ci sono tante cose che io ho fatto con la nazionale, ma vedremo dopo per la convocazione. Oggi è importante il Lecce”.
Stando al Lecce di cosa si è reso conto Samuel Umtiti?
“Il 25 agosto l’accoglienza che ho avuto è stata per me molto importante: a me piace condividere con i tifosi. Oggi come oggi il mio obiettivo è essere utile per la squadra e ritrovare la mia forma perfetta e dare il mio contributo”.
Hai dato lustro si centrali difensivi della rosa. Contro la Roma hai giocato con Baschirotto, pensi che possa essere un giocatore con margini di miglioramento? C’è qualche difensore della rosa che ti ha colpito particolarmente?
“Ho giocato con Baschirotto e ci siamo parlati molto durante la partita. È uno dei migliori del campionato e della squadra ed è un che ha tanti spazi per crescere. La scelta di chi deve giocare è chi no dipende però dal mister”.
Cosa hai pensato quando ti hanno proposto il Lecce per ricominciare?
“Dopo l’esperienza con il Barcellona avevo bisogno di stare in pace e tranquillo e Lecce è una città bella per vivere e anche per giocare. Ho parlato con la direzione e ho espresso il bisogno di avere un luogo discreto e la squadra aveva promesso di fare di tutto per mettermi al livello e questo è stato molto importante per decidere di venire qui. Ci sono stati altri contatti, ma io non mi pento di essere venuto qui a Lecce”.
Chi secondo te può emergere della squadra?
“La squadra ha un grande margine per crescere, ci sono molti giocatori che non conoscevo ma posso ritenere che la squadra tutta ha un grande livello per crescere, ad esempio di GONZALEZ mi piace il suo modo di giocare a calcio. Durante gli allenamenti si vede che il Lecce è una squadra che può crescere tanto”.
La prossima partita contro la Fiorentina come la state preparando?
“Come tutte le altre partite. Cercheremo di metterli in difficoltà. La Fiorentina è una squadra che attacca molto, noi dobbiamo cercare di bloccarli. Quello che è importante e che è una partita che bisogna vincere”.
Come fa un campione del mondo che ha ancora tanto da dire venire in una squadra neopromossa e lavorare con umiltà cercando di rinascere proprio qui a Lecce?
“Sono nato con la mentalità di sapere andare avanti nelle situazioni che affronto nella mia carriera. Ho conosciuto delle belle cose e ho giocato con grandi campioni, ma i problemi fisici mi hanno spinto a ripartire da capo. A Lecce per me è una sfida, per salvarci da questo campionato. Non è facile arrivare ad un livello e tornare ad un livello più basso ma lo fai perché c’è un percorso che vuoi costruire e scrivere una bella storia con il Lecce”.
Cosa ti è sembrato dell’episodio arbitrale dell’ultima partita?
“Giocare a Roma non è facile, sono partite con tante emozioni ed è difficile anche per noi come giocatori di parlare dell’arbitraggio. Per noi è importante prepararci per ogni partita e concentrarci al massimo. Da giocatori non possiamo giudicare le decisioni dell’arbitro”.
Come si può fare a crescere?
“La squadra è veramente giovane, i giocatori hanno molta personalità ma è importante capire che dobbiamo ogni tanto prendere dei rischi. Con lo staff stiamo lavorando per migliorare. Io sono disponibile a condividere con i giocatori degli esempi e parlare con loro, questo da la possibilità alla squadra intera di crescere e migliorare ancora di più”.
C’è stata qualche difficoltà ad adattarsi agli schemi di mister Baroni?
“È uno schema che conosco è con il quale ho giocato più volte. Ma lo schema non è la cosa più importante nel calcio, ma sapere dove posizionarsi e sapere come intervenire ed attaccare e difendersi. Con il mister ci parliamo molto, anche durante gli allenamenti”.
Cosa ti aspetti al Via del Mare?
“Sono molto impaziente. Sarà molto importante la partita che andremo a fare. I tifosi ci caricano tanto. Questo è un momento che aspetto da tanto, i tifosi ci spingeranno tanto”.