In questi giorni Beto Barbas sta girando il Salento in lungo e largo. In ogni luogo che visita viene inondato di affetto, passione e amore.
Un’amore incontrastato che dura da decenni e che rimane scolpito nelle pietre barocche del Salento.
È impressionante vedere quanti bambini e ragazzi conoscano la sua storia e, pur non avendolo mai visto giocare per questioni anagrafiche, dichiarano essere lui il più forte di tutti.
Una diatriba tutta leccese, sulla scia della storica e mondiale diatriba Pelè-Maradona, vorrebbe semmai paragonarlo a Chevanton.
Ma queste sono chiacchiere da bar.
Alezio Giallorossa 1908, foto di Valerio Ferrari
La nostalgia di quei tempi, il romanticismo di quelle partite, la bellezza di quelle giocate, rendono Beto Barbas eterno.
Ieri sera è stato ad Alezio, ospite di “Alezio Giallorossa 1908″.
Un evento fortemente voluto dal Presidente Massimiliano Gianfreda e reso possibile grazie alla disponibilità di Dario Levanto, compagno di squadra di Barbas, e Antonio Ricciato, presidente di Salento Giallorosso.
Il campione argentino è stato premiato con una targa ricordo. Sono intervenuti poi i ragazzi di “Quando il calcio era bello” che hanno voluto ringraziare il campione argentino, anche loro con una targa-ricordo. È intervenuto anche il Sindaco di Alezio Andrea Barone e il giornalista Bruno Conte.
Foto, sorrisi, autografi e occhi lucido hanno fatto da contorno alla bella serata, proseguita poi al Plaza Restaurant, dove Barbas ha potuto cenare con i suoi amici insieme ai tanti tifosi presenti, in compagnia anche del Vicepresidente dell’U.S. Lecce Corrado Liguori. Insomma un bellissimo evento che in molti ricorderanno per anni.
