Snodo cruciale per entrambe, con la squadra di Spalletti che, comunque, conserva un ampio margine sulle inseguitrici.
QUI NAPOLI
Le tante vittorie accumulate, anche negli scontri diretti, permettono alla squadra di Spalletti di derubricare lo 0-4 contro il Milan a semplice incidente di percorso.
Un passo falso sporadico, per un squadra che ha inanellato una striscia di risultati impressionante tanto da chiudere, almeno dal punto di vista della competizione, la partita per lo scudetto 2023 già a febbraio.
La squadra e la città si stanno avvicinando ad un evento storico: è dal 1990, dai tempi di Maradona, che i partenopei aspettano il terzo titolo nonostante abbiano sfiorato più volte (soprattutto con la squadra di Sarri, che chiuse a 91 punti) negli ultimi anni.
Quella del presidente De Laurentis è una squadra matura, che nonostante i tanti giovani ha costruito negli anni una mentalità importante che l’ha portata a vivere l’intensa cavalcata di quest’anno.
Venendo alle faccende di campo, al Via del Mare Spalletti confermerà lo spettacolare 4-3-3 con Simeone che sostituirà l’acciaccato Osimenh in attacco.
In sala stampa il tecnico Spalletti ha elogiato il Lecce e il suo modo di giocare ( Leggi qui ), parlando di un match con differenti valori in campo ma tante insidie per i suoi.
QUI LECCE
Baroni, di contro, ha spiegato che saranno tante le novità in campo contro la Capolista, anche per un occhio attento a squalifiche e diffide verso la cruciale sfida salvezza di domenica prossima contro la Sampdoria.
Torneranno a disposizione, dopo aver saltato Empoli per squalifica, Maleh ed Umtiti che dovrebbero ritrovare campo e titolarità.
Assente Blin per squalifica, ci saranno da gestire anche le forze di Strefezza, Colombo e Banda, tutti e tre diffidati e assolutamente da preservare per la successiva sfida con i blucerchiati.
La difesa sarà composta quindi probabilmente da Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo, con capitan Hjulmand, Maleh e Gonzalez in messo a supporto di Di Francesco, Ceesay e Strefezza.
Insomma, domani si vedrà un Lecce nuovo, con forze fresche e magari quel pizzico di spregiudicatezza che gli ha permesso, fino a questo punto, di raccogliere punti pesanti anche quando sembrava impossibile.