We Africa To Red Earth: angeli missionari in Burkina Faso

“We Africa to red earth” è un’organizzazione no profit del Salento che opera in Burkina Faso già da diversi anni, e che è riuscita a costruire concretamente già tanto.

We Africa to red earth” è un’organizzazione no profit del Salento che opera in Burkina Faso già da diversi anni, e che è riuscita a costruire concretamente già tanto.

Abbiamo contattato Adriano Nuzzo, fondatore dell’associazione, per farci raccontare la sua storia, targata “We Africa”.

Troviamo subito un Adriano commosso nel raccontare le sue vicissitudini in terra africana e un amore sconfinato per questo posto e per il popolo burkinabé.

“Insieme a mia moglie, Giulia, abbiamo fondato We Africa. Quando prendiamo una decisione, la prendiamo tutti insieme e quindi ho l’appoggio di mia moglie, nel senso che lei fa un lavoro stratosferico. Perché dietro un’associazione c’è un grande lavoro e lei sta dietro le quinte”, ci racconta Adriano, che continua “io sono quello che va sul terreno e che va a seguire i lavori di persona per documentare tutto l’operato dell’associazione”.

«Allora, – ci dice – io sono stato per la prima volta in Burkina Faso nel 2014 sono andato a trovare un uomo speciale per me, che adesso non c’è più. Si chiamava Umberto Trapi, un missionario che si occupava di aiutare i burkinabè. L’ho conosciuto per caso qui a Lecce e quando ho sentito la sua storia, tutto quello che mi diceva dell’Africa, io sono rimasto veramente colpito – racconta emozionato – e ho detto: «Guarda ti prometto che ti vengo a trovare, e così è stato: nel dicembre 2014 sono andato a trovarlo. Sono state settimane intense, la mia vita è cambiata, tanto che al mio ritorno ne ho parlato con la mia famiglia, mia moglie e i miei figli, e ho detto che dovevo dovevo fare qualcosa per il Burkina Beh».

Adriano così, insieme a sua moglie Giulia, ha deciso di costruire le fondamenta di “We Africa to Red Earth”, un’organizzazione no profit che opera proprio in terra africana.

«Allora, per fare qualcosa di concreto, – racconta -, dovevi aprire un’associazione e così l’abbiamo aperta nel marzo 2015. Dopo tre mesi dall’apertura, ci dice Adriano, ci comunicano che Umberto (Trapi, ndr) non c’era più e da lì ho capito che dovevo intraprendere quella strada anche per lui”.

L’ASSOCIAZIONE “WE AFRICA TO RED EARTH”

Nata nel marzo del 2015, “We Africa to Red Earth” si occupa principalmente della costruzione di pozzi d’acqua nei pressi dei villaggi meno sviluppati nel Burkina Faso, in terra africana.

«Quando sono stato là la prima volta, – racconta -, la cosa che mi ha colpito molto è che non hanno l’acqua nei villaggi, cosa per me inaccettabile. La mia missione è sempre stata, quindi, di andare là a scavare e costruire pozzi d’acqua».

È così è stato: da quando è nata l’associazione, infatti, sono stati costruiti ben otto pozzi. Ogni pozzo, ci dice Adriano, costa 10.000€, dunque hanno fatto davvero tanta strada.

Poche parole e tanti fatti, insomma.

ALTRI PROGETTI

Adriano e la sua associazione non si occupano, però, solo di costruzione di pozzi d’acqua.

Ad ottobre, infatti, Adriano e “We Africa” sono riusciti anche ad aprire una scuola elementare, dove 40 bambini di Kaya frequentano la prima.

I PROSSIMI OBIETTIVI

Proseguendo il racconto con Adriano, ancora visibilmente emozionato, chiediamo quali sono i suoi prossimi progetti.

«In questi anni siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, – racconta -, ma soprattutto vogliamo continuare ad aiutare quel popolo».

Poi, continua: «Sono fiero della mia terra perché sta rispondendo alla grande e il progetto sta arrivando, con orgoglio, in tutta Italia. L’obiettivo è quello di fare qualcosa di grande».

Prima di salutare Adriano, lui ci confida, però, il motivo per il quale fa tutto ciò: «noi lo facciamo per Fede; abbiamo una grande Fede. Noi leggiamo veramente quello che c’è scritto nella Bibbia e soprattutto lo mettiamo in pratica».

Poi, continua: «ho veramente messo il cuore e se lo faccio, lo faccio per Fede, perché non bisogna dimenticare che il Burkina Faso è un paese molto pericoloso, poiché vi si sono installati anche i jihadisti. Dunque per un bianco andare lì non è sempre facile però se io lo faccio lo faccio veramente perché Dio me l’ha chiesto e questa Fede che ho è più forte di tutto il resto».

Dunque, Adriano la paura la lascia a casa e porta con sé in Africa tanto amore per quel popolo e tanta voglia di fare e costruire qualcosa di concreto.

Dalla nostra chiacchierata con Adriano traspare un uomo deciso, sensibile e con tanto amore da dare. La sua missione, insieme a quella della sua famiglia, è davvero da lodare ed applaudire.

Non è certo facile riuscire a fare concretamente qualcosa in quelle terre e loro, dignitosamente, ci riescono e i dati parlano. 8 pozzi d’acqua costruiti in pochi anni (di cui l’ultimo circa un mese fa), ma anche tanto tanto altro.

Se volete sostenere “We Africa To Red Earth” andate sul sito www.weafrica.org, dove troverete tutte le loro prossime missioni (descritte nel dettaglio) e, anche, la sezione per donare qualcosa di concreto per aiutare Adriano e l’associazione e, così, il popolo africano.

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